lunedì 13 novembre 2017

Progetto #Uscita

Anche ieri una bella mattina di scatti, per questo progetto che sta crescendo, poco a poco. I miei ritratti sono sempre immaginati prima ancora di realizzarli, ma il momento dello scatto è quello che poi lo identifica del tutto, lo definisce, lo eleva. La sinergia con il soggetto ritratto è sempre molto profonda e l’imbarazzo dell’obbiettivo svanisce quasi sempre del tutto, perché ad essere ritratta, in quel momento, è la sua essenza.
M’innamoro di ogni set, ogni volta allo stesso modo, perché la storia che voglio raccontare è sempre una storia reale, la storia di persone che esistono davvero, con tutte le loro certezze ma anche con le loro fragilità: rappresentarle nei miei scatti è come comprare un vestito alle loro anime, proteggendole dal tempo e dall’oblio.

ph. Matteo R.


ph. Matteo R.

venerdì 14 luglio 2017

#Uscita di strada



Gaia ha 10 anni e, come molti bambini della sua generazione, ha la passione per i videogiochi. Non sa, però, quanto ci si potrebbe divertire con poco, come facevo io da piccola.
Un vecchio volante recuperato, una cuffia, occhiali da pilota ed il gioco è fatto!
#Uscire di strada è il distacco dallo stile di gioco dei nostri giorni in cui la simulazione è solo virtuale, in cui la traccia è già scritta ed il bambino ne è solo l’interprete, lontano dal contatto con gli oggetti reali e con la fantasia individuale.



Per vedere tutto il progetto clicca qui: #Uscita

mercoledì 28 giugno 2017

Progetto Fotografico: #Uscita


USCIRE.
Una coniugazione irregolare e intransitiva attraverso la quale, invece, transita una moltitudine di concetti significantemente profondi.
Dal superamento di un momento difficile al compimento di un percorso, dall'emergere all'accompagnarsi, il concetto di uscita mette in scena un palcoscenico di situazioni intimamente articolate.
L'idea del progetto è arrivata per caso, dopo che per anni sono passata dallo stesso posto, sotto a quel lucernario, davanti alla poltrona in pelle rossa, inseguendo la direzione imposta dal cartello che ogni giorno segna la fine delle mie giornate in ufficio.
La costruzione è stata via via sempre più complessa ed il set si è arricchito non solo delle persone e delle loro storie, ma anche dei loro oggetti, dei loro strumenti, della loro vita.

Il progetto è "full opening", un continuo cantiere, ed è destinato a crescere. O almeno così mi auguro. 
Il mio è un invito a tutti coloro che vorranno parteciparvi, indistintamente, un modo diverso per rappresentare se stessi, raccontandosi attraverso la meravigliosa poesia dello scatto.


#Uscita dall’adolescenza

Federica e Bimbo: un amore lungo una vita.
Lei: 32 anni, una laurea in comunicazione, una professione gratificante, natura curiosa, infinite relazioni, una viaggiatrice, un'amante della buona cucina e delle belle arti.
Lui: il suo orsacchiotto sin da quando era bambina.
Bimbo e Federica vivono ancora insieme e Bimbo è stato promosso a capitano trionfante del lettone a due piazze della nuova casa in cui Federica vive oggi con il suo fidanzato.  
Non so se mai avverrà questa #uscita dall’adolescenza, ma di certo lei è la dimostrazione di come si possa essere una donna in carriera, conservando la spontaneità e la freschezza dei “teen”.

#Uscita dalla mischia

Max e la sua passione per il rugby.
Quando ci siamo conosciuti Max lavorava per una grande azienda con sede a Madrid, nella quale era responsabile di un Team giovane e dinamico. Poi è tornato in Italia e si è fatto strada iniziando la sua carriera commerciale nel settore immobiliare e oggi coadiuva una rete vendite Juniores.
Il suo lavoro in team si riflette anche nel tempo libero, perché Max gioca nella squadra degli "Old Chicken Rugby" di Rozzano.
#Uscire dalla mischia è sopravvivere e vincere, nel lavoro e durante gli incontri. Non è cosa da tutti, non è facoltà di tutti e Max ci riesce ogni volta.

venerdì 23 giugno 2017

Oggi scatti a #Villa Dandolo

In collaborazione con Cantiere Venduto ho avuto il privilegio di scattare #Villa Dandolo, un ex-convento di frati minori del 1500 ubicato nel centro della Città di Varese. Nel corso della sua storia, infatti, Villa Dandolo ha ospitato personalità di spicco della città, dal poeta Vincenzo Dandolo, scienziato e politico che l’abitò nel 1800, al figlio Tullio, scrittore e filosofo, fino al grande Giacomo Leopardi. 


Fonte: VareseNews
Oggi la proprietà fa parte di un recupero edilizio che ha previsto la realizzazione di unità immobiliari ad uso residenziale, in cui la sovraintendenza delle Belle Arti ha imposto la conservazione degli affreschi e degli stucchi rinvenuti. Il destino di Villa Dandolo è stato senz’altro più felice di molti altri edifici storici di Varese che hanno subito nel tempo il degrado e la distruzione.










Per info: VillaDandolo.it

giovedì 8 giugno 2017

Il vestito più bello

Pausa. Silenzio. Pausa.

Che poi i silenzi e le pause gridano sempre a cambiamenti ponderati, meditati, forti. Ed eccomi qua, allora, dopo mille evoluzioni e desideri realizzati.
Un nuovo concetto, una nuova veste, la mia più vera essenza.
Il sarto su misura è stato "Il Boss del Web"  con il suo genio; i miei scatti il tessuto.

E non 'Irene Vitrano Photographer', ma 'Irene Vitrano Photography'.
Non sono una professionista, la fotografia è talmente naturale per me, che la considero una funzione fisiologica: come mangiare o dormire. I miei scatti sono un “regalo”, non invento nulla, semplicemente la foto è lì, davanti a me, pronta da prendere. Mi sento un cacciatore nella grande giungla urbana, mi piacciono le situazioni di vita ordinaria, la spontaneità dei gesti, l’espressività della gente comune.

Mi piace utilizzare una frase del mio Fotografo preferito, Ferdinando Scianna:

"Ho sempre pensato che io faccio fotografie perché il mondo è lì, non che il mondo è lì perché io ne faccia fotografie". 

Eccovi allora il mio nuovo vestito, il mio vestito più bello.

http://www.irenevitrano.it/